HATSUREI-HO

martedì 1 maggio 2012

A cosa servono i VENTUNO giorni di auto-trattamento dopo l'attivazione dei canali..

I ventuno giorni di auto-trattamento dopo le iniziazioni ai vari livelli Reiki servono per dare la possibilita' al nostro corpo fisico e psichico di eliminare blocchi e scorie accumulate da tanti anni. Ristabiliremo cosi' quel contatto con l'energia universale imparando a riconoscerla e ad usarla.




martedì 13 marzo 2012

QUARZO CITRINO

Il citrino e' un quarzo cristallino, il cui colore giallo e' prodotto dalla presenza di tracce di ferro e dall'azione di deboli radiazioni ionizzanti.
In passato all'attuale citrino veniva attribuita la facolta' di fortificare  l'intelletto e di fare emergere i sentimenti e le passioni dell'individuo.
SPIRITO: Promuove il senso della propria individualita', la sicurezza e il coraggio di vivere.
Rende dinamici e fa emergere il bisogno di cambiamenti, di nuove esperienze e di realizzare se stessi.
PSICHE: infonde gioia di vivere, aiuta a superare gli stati depressivi ed a liberarsi dei pensieri opprimenti. Infine, rende estroversi.
MENTE: Aiuta a rielaborare le proprie impressioni. Stimola il confronto con il prossimo, e contribuisce a comprendere il significato delle situazioni in cui ci si trova.
LIVELLO FISICO: Stimola il processo digestivo e la funzionalita' di stomaco, milza e pancreas.
Attenua i sintomi del diabete allo stadio iniziale; rafforza il sistema nervoso.
IMPIEGO: deve essere tenuto a contatto  con la pelle. In alternativa, puo' essere utilizzato come pietra meditativa.

martedì 6 marzo 2012

CRISTALLO DI ROCCA O QUARZO IALINO

Il cristallo di rocca e' un cristallo incolore e trasparente.
Presso tutte le culture , esso e' sempre stato considerato un minerale dai poteri magico terapeutici, cui si ricorreva per cacciare demoni e malattie, e per infondere forza ed energia.
TERAPIA: Il cristallo di rocca rende sinceri ed imparziali, rafforzando la capacita' di comprendere gli altri. Allo stesso tempo, consente di mantenere le proprie posizioni e di affermare la propria natura piu' profonda.
PSICHE: Facilita l'emersione dei ricordi inconsci, aiutando a risolvere i problemi nel modo piu' semplice ed a recuperare quelle facolta' che si ritenevano perdute.
MENTE: Stimola l'individuo a conoscere se stesso.
LIVELLO FISICO: Rivitalizza le zone insensibili, fredde e rigide. Riequilibra le funzioni del cervello, rafforza i nervi e stimola le ghiandole. Il cristallo di rocca, infine, infonde energia ed attenua gli stati febbrili, i dolori e le nausee.
IMPIEGO:
Il cristallo di rocca  puo' essere utilizzato sotto forma di cristallo, gruppo, pietra o essenza. Puo' essere usato sia da solo che per rafforzare l'azione di altre pietre.

domenica 4 marzo 2012

Oggi parliamo di pulizia delle pietre e loro conservazione

Esiste una certa confusione su questo argomento, chiariamo.
Quando si parla di "pulizia" si intendono tre diversi processi: scarica dell'energia, purificazione e ricarica.

Cosa si intende per scarica dell'energia: Quando sono a contatto con il corpo, molte pietre tendono ad assorbire elettricita' statica. L'esempio estremo a questo riguardo  e' rappresentato dall'ambra, che nel giro di pochi minuti puo' divenire bollente. Questo accumulo di energia statica puo' essere facilmente eliminato ponendo l'oggetto sotto l'acqua corrente.
 Purificazione: L'informazione trasmessa dal soggetto alla pietra, rimane immagazzinata anche dopo che l'elettricita' statica e' stata scaricata. Per cancellarla bisogna intervenire in modo piu' radicale.
Vi sono due modi molto semplici per conseguire la completa eliminazione delle informazioni immagazzinate in una pietra: Irradiarla con una drusa di ametista o immergerla nel sale.
Quella della drusa di ametista e' il metodo piu' comodo. Questo tipo di drusa emette, grazie alla diffusa distribuzione del ferro ed all'elevata concentrazione energetica del quarzo, un'intensa corrente energetica. Per questo motivo, le informazioni contenute nelle pietre da essa irradiate vengono cancellate. Perche' cio' avvenga e' di norma sufficiente una giornata di irradiazioni. Nel caso in cui la pietra sia rimasta a contatto con il soggetto solo per poco, puo' bastare anche solo un'ora.
Essa puo', comunque, essere lasciata sulla drusa per quanto tempo si desidera, in quanto non puo' riportare nessun danno.
L'impiego del sale, invece, richiede piu' prudenza, in quanto puo' innescare nella pietra trattata reazioni chimiche che potrebbero compromettere la lucentezza ed il colore.
Immergere, per esempio, un opale nel sale significa danneggiarlo irreparabilmente, in quanto il sale lo disidrata, trasformandolo in calcedonio, anch'esso un minerale terapeutico, ma di valore molto inferiore.
Si consiglia, percio', di riporre la pietra in un piccolo contenitore di vetro, e di mettere quest'ultimo nel recipiente contenente il sale. Il processo di purificazione avra' luogo comunque, senza che la pietra corra il rischio di essere danneggiata.
Fatta eccezione per le collane, le cui parti metalliche potrebbero rovinarsi a contatto con l'acqua, si puo' aggiungere al sale dell'acqua povera di sostanze minerali. In questo modo, le informazioni presenti nella pietra verranno cancellate ancora piu' rapidamente. L'acqua va cambiata ogni volta, mentre il sale puo' essere impiegato per un intero mese.
Questo metodo di purificazione attraverso il sale e' molto rapido. Se la pietra e' stata usata per una  settimana, saranno sufficienti  dieci minuti. Una permanenza piu' lunga nel sale puo' rovinare la pietra dal punto di vista energetico,compromettendone l'efficacia!
Per chi e' iniziato al Reiki primo livello puo' purificare le pietre tenendole tre minuti tra le mani, per gli iniziati al secondo livello basta mettere i simboli sulla pietra per purificarla cosi' per il terzo livello o livello master.
Sconsiglio altri metodi di purificazione, come l'immersione in acqua salata, il seppellimento nel terreno o l'esposizione al fuoco, in quanto spesso dannosi. L'aqua salata puo' entrare nei pori o nelle fessure, endendo la pietra opaca; gli acidi del terreno possono intaccare i minerali dlla pietra, modificandone la struttura; il fuoco, infine, ha un azione disgregante.
 Ricarica: Poiche' l'emissione aurica di una pietra e' proporzionale all'energia in essa contenuta, puo' essere resa piu' intensa da un'opportuna ricarica della pietra. Il sistema piu' pratico per ottenere cio', e' di esporre la pietra alla luce del sole, all'alba e al tramonto. Questi sono gli unici periodi del giorno in cui e' possibile guardare il sole senza pericolo, e in cui la luce possiede la maggiore capacita' di ricarica enrgetica. Lo stesso non accade negli altri momenti della giornata- ad esempio, a mezzogiorno- quando, al contrario, essa tende a scaricare l'enrgia accumulata nell'oggetto.
Per gli iniziati ai livelli Reiki la ricarica si effettua allo stesso modo della purificazione ( tre minuti per i primi livelli, con i simboli per gli altri livelli).
Prima dell'inizio di un trattamento, e' buona pratica tenere fra le mani la pietra in questione, o porla nelle vicinanze di  una fonte di calore. Cio' ne intensifica l'azione. In parecchi casi, non e' necessario ricaricare la pietra, in quanto lo stesso contatto con il corpo le trasmette calore, attivandone le proprieta' terapeutiche.
Pulizia: Per quanto riguarda i gruppi di minerali e le druse, l'operazione della pulizia dovrebbe limitarsi all'eliminazione della polvere, per la quale e' sufficiente un pennellino.
Nel caso vogliate ricorrere all'acqua per lavare una drusa, usate esclusivamente acqua povera di minerali, al fine di evitare depositi calcarei. Non utilizzate mai spazzole particolarmante dure sulle pietre, poiche' se alcune non ne risentono, altre sono senz'altro suscettibili di essere danneggiate e, se questo e' il caso, ve ne accorgereste troppo tardi.
Conservazione: E' ovvio che quando si possiedono delle pietre esteticamente belle, si desidera mantenerle tali. Se spolverare frequentemente tali oggetti non rientra nei vostri hobby, potrete sempre ricorrere ad una vetrinetta ermeticamente chiusa. E' sconsigliato il davansale della finestra come sede delle vostre pietre. Fatta eccezione per l'agata, nonche' per quegli esemplari non sensibili alla luce ( cristallo di rocca,amatite, diaspro, lapislazzuli, occhio di tigre, tormalina nera etc..), le altre possono sbiadire se esposte alla luce solare. Altrettanto si puo' dire per le sfere di cristallo di rocca, perche' agiscono come delle vere e proprie lenti.